Perdita di peso e dimagrimento a confronto

Quando si parla di “dimagrimento”, la prima idea che si viene a creare nell’immaginario collettivo è quello di vedere i numeri sulla bilancia diminuire. Ma c’è una sostanziale differenza tra “dimagrimento” e “perdita di peso”.

Per perdita di peso si intende molto banalmente la diminuzione del peso corporeo, senza entrare nel merito se tale diminuzione si sia verificata a carico del tessuto adiposo o del tessuto muscolare.

Per dimagrimento, invece, si intende quando un organismo diventa più “magro”, e viene dunque eliminato del tessuto adiposo,  aumentando o comunque rendendo più evidente il tessuto magro, ovvero il tessuto muscolo-scheletrico.

L’obiettivo di un dimagrimento effettuato con cognizione di causa,  è dunque quello di andare a ridurre il tessuto adiposo presente nell’organismo,  abbassando la percentuale di grasso corporeo (BF), e di preservare quanto più possibile la massa magra, ovvero il tessuto muscolare.

Come avviene il dimagrimento?

Il dimagrimento avviene quando si viene a creare nell’organismo una condizione di deficit calorico, ovvero quando le calorie introdotte mediante l’alimentazione sono minori rispetto alle calorie consumate dal metabolismo basale, l’esercizio fisico, e l’attività fisica quotidiana non derivata dall’esercizio fisico (NEAT).

Per fare in modo che si verifichi un dimagrimento ottimale, ma soprattutto salutare e che non ponga l’organismo in una condizione di forte stress e disfunzionalità, è opportuno creare e preservare una buona “efficienza mitocondriale”, ovvero una buona funzionalità dei mitocondri.

Mitocondri: cosa sono e quali sono le funzioni

I mitocondri sono organelli presenti all’interno delle cellule del nostro corpo, che hanno il compito di produrre l’energia di cui l’organismo ha bisogno per funzionare, tramite l’utilizzo di ossigeno. Una delle loro principali funzioni è quella di convertire gli zuccheri e i grassi in ATP (adenosintrifosfato), che viene utilizzato come fonte di energia.

I mitocondri svolgono moltissime funzioni, e tra le più importanti troviamo:

  • sintesi di ATP (ovvero la moneta energetica dell’organismo umano)
  • beta ossidazione degli acidi grassi (ovvero l’utilizzo dei grassi a scopo energetico)
  • sintesi di alcuni amminoacidi e fosfolipidi
  • ossidazione di amminoacidi
  • ciclo di Krebs
  • replicazione del DNA e sintesi dell’RNA e delle proteine
  • termogenesi (la produzione di calore da parte dell’organismo mediante substrati energetici)

In parole povere, i mitocondri, tra le altre fondamentali funzioni a cui assolvono, utilizzano gli acidi grassi liberi nel torrente ematico per generare energia utilizzabile dall’organismo.

L’attività mitocondriale può influire sul dimagrimento in diverse maniere. Innanzitutto, quanto più efficienti sono i nostri mitocondri nella produzione di ATP, tanto più il nostro corpo sarà in grado di bruciare calorie e grassi. Inoltre, una maggiore attività mitocondriale può aiutare a mantenere il metabolismo attivo anche durante il sonno o quando siamo a riposo, contribuendo così a bruciare calorie anche in queste fasi.

Efficienza mitocondriale: come migliorarla modificando il proprio stile di vita

Esistono diversi modi per aumentare l’attività mitocondriale, ad esempio attraverso l’esercizio fisico. Quest’ultimo, infatti, stimola la produzione di mitocondri e aumenta la loro efficienza. Anche un’alimentazione sana e bilanciata può contribuire ad aumentare l’attività mitocondriale, poiché fornisce al corpo i nutrienti di cui ha bisogno per produrre energia.

Per avere una buona efficienza mitocondriale, bisogna dunque:

  • svolgere regolare attività  fisica, sia di tipo aerobico che di tipo anaerobico.
  • Avere una corretta alimentazione, che preveda una ripartizione equilibrata di tutti i macro e micro nutrienti.
  • Avere una buona idratazione, poiché essendo i mitocondri localizzati in ambiente intracellulare, una cellula idratata sarà una cellula dalla funzionalità ottimale.

Allenamento ed efficienza mitocondriale

L’attività mitocondriale è un fattore importante nella perdita di peso, poiché influenza la quantità di calorie e grassi che il nostro corpo è in grado di bruciare. Aumentare l’attività mitocondriale attraverso l’esercizio fisico e un’alimentazione sana, può quindi essere un modo efficace per perdere peso e mantenere il proprio peso ideale.

I mitocondri, dunque, possono aumentare la loro densità e possono esser addestrati a lavorare meglio. Chiaramente, il nostro corpo non ha motivo di aumentare il numero e l’efficienza dei mitocondri se questi non vengono utilizzati. Dunque, l’attività sportiva è di fondamentale importanza per innescare questo meccanismo.

Gli atleti che praticano sport di endurance eseguono allenamenti che influenzano le funzionalità e l’efficienza di questi organuli essendo, questi organuli, abbondantemente presenti nelle fibre di tipo I (fibre muscolari rosse) con metabolismo ossidativo.

Tuttavia, anche gli sport di forza e potenza influenzano l’attività dei mitocondri, per esempio, compensando il debito di ossigeno e migliorando la capacità di ossidare i grassi.

Nel soggetto anziano sano, l’adattamento mitocondriale indotto dall’allenamento di resistenza, porta ad un miglioramento dell’attività mitocondriale nel muscolo scheletrico. E’ stato dimostrato che, tale miglioramento, interferisce positivamente nella progressione di molti problemi di salute tra cui malattie neuromuscolari, metaboliche e cardiovascolari. (m. m. ziaaldini1 , s. r. a. hosseini1 , m. fathi1,. “Mitochondrial Adaptations in Aged Skeletal Muscle: Effect of Exercise Training”, Faculty of Sport Science, Ferdowsi University of Mashhad, Mashhad, Iran.  https://doi.org/10.33549/physiolres.933329.)

Alimentazione e attività mitocondriale

Dunque, la funzionalità di questo fantastico organulo innesca una serie di azioni/reazioni che permettono al nostro corpo di ossidare il tessuto adiposo e intraprendere il dimagrimento. Chiaramente, però, un mitocondrio addestrato a tale funzionamento deve lavorare in un contesto alimentare che gli permetta di utilizzare il grasso in eccesso. La gestione dell’alimentazione in quanto ad introito calorico e la scelta della qualità dei cibi, perciò, fa si che il nostro corpo non abbia cibo “facile” da utilizzare, come gli zuccheri semplici, ma sia costretto a veicolare, all’interno del mitocondrio, i grassi di accumulo.

La gestione della dieta, in questo come altri casi, è estremamente soggettivo e dipende dalla composizione corporea iniziale del soggetto, dal suo stile di vita, dal tipo di attività sportiva che conduce, dalla propria età e dai propri obbiettivi.

Concertare il lavoro da fare con un trainer e un esperto in nutrizione sarà la chiave per ottenere il risultato.

Attività mitocondriale e insulino-resistenza

Una buona funzionalità mitocondriale è importante anche per prevenire diversi fattori di rischio della sindrome metabolica, tra le quali troviamo l’insulino-resistenza, ovvero l’incapacità da parte degli organi del nostro corpo di assorbire ed essere sensibili all’azione dell’insulina. E’ stata, infatti, evidenziata una correlazione tra disfunzione mitocondriale e insorgenza dell’insulino-resistenza.

Molti studi hanno affrontato la possibile alterazione della funzione mitocondriale nell’obesità e nel diabete, sia nell’uomo che negli animali. I dati che riportano evidenze di disfunzione mitocondriale nel diabete mellito di tipo 2 sono numerosi.

Valutando le alterazioni dell’efficienza mitocondriale e l’impatto di questo parametro sull’omeostasi metabolica delle cellule muscolo-scheletriche, si sono ottenuti risultati che consentono di affermare che un aumento dell’efficienza mitocondriale può contribuire allo sviluppo di cellule ad alto contenuto di grassi insulino-resistenza indotta nel muscolo scheletrico. (Crescenzo, R., Bianco, F., Mazzoli, A., Giacco, A., Liverini, G., & Iossa, S. ,2015,. “Mitochondrial efficiency and insulin resistance”,Frontiers in physiology, 5, 512. https://doi.org/10.3389/fphys.2014.00512.)

Conclusioni

In conclusione, possiamo affermare con certezza, che creare e mantenere una efficiente attività mitocondriale sia di vitale importanza non solo ai fini del dimagrimento e del raggiungimento di una composizione corporea salutare, ma è altresì importante per prevenire la maggior parte dei fattori di rischio della sindrome metabolica, malattie neuromuscolari e cardiovascolari.  

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